Caro lettore, oggi ti voglio parlare del capodoglio.
Questo termine deriva dalla presenza di una sostanza oleo-cerosa presente nel cranio, “capo d’olio“.
Qualche mese fa ti ho parlato della balena, una grande famiglia di cetacei che comprende anche l’animale di cui ti parlerò oggi, detto anche fisetere.
Questo termine deriva dalla presenza dello sfiatatoio, posto sopra la testa, dal quale “soffia”, ovvero butta fuori l’acqua dopo averla filtrata ed aver trattenuto il plancton, un insieme di piccoli organismi con i quali si nutre!
La sua lunghezza può arrivare a 18 metri è, infatti, il più grande degli Odontoceti, specie marine, a cui appartengono anche i delfini, con la mascella dotata di denti, 20-26 paia.
Ogni dente, lungo massimo 20 centimetri, può arrivare a pesare un chilogrammo. I denti, nel capodoglio, non sono necessari per nutrirsi, ma per i combattimenti fra maschi e lasciano, spesso, evidenti cicatrici
Un altro nome di questo mammifero è macrocefalo, per le caratteristiche ampie dimensioni della testa.
La sua pelle, di colore grigio, non è liscia, ma presenta delle protuberanze. È assente la pinna dorsale, spesso dai balenieri, denominata “gobba”.
Ha il cervello più grande fra tutti gli animali, arrivando a pesare fino a 7 chilogrammi. Ha una grande capacità di immersione: fino a una profondità di 2200 metri e fino a due ore in apnea.
Io avevo una grande curiosità: come fanno questi animali acquatici ad allattare i cuccioli? La natura è meravigliosa!
Il latte di questi animali è molto denso, per evitare che si disperda in acqua. È più ricco, quindi, di grassi e proteine e povero di acqua.
L’allattamento di un piccolo può durare fino ai due anni di età, rimarrà con la mamma fino ai 4 anni, poi fino ai 21 anni andrà a “scuola” per imparare l’arte del nutrimento, della migrazione e la ricerca della femmina con cui accoppiarsi… Continua