Caro lettore, oggi ti voglio parlare della foca.

Questo animale appartiene alla famiglia dei pinnipedi, come otarie e trichechi, di cui parleremo un’altra domenica.

Sono bellissimi mammiferi adattati alla vita acquatica, grazie ad uno spesso strato di tessuto adiposo.

Come ti avevo accennato non hanno il padiglione auricolare esterno.

Percepiscono i pesci nell’acqua attraverso un rilevatore, tipo sonar, posto sui baffi, detti vibrisse, proprio come quelle dei gatti.

La camminata risulta lenta e goffa, ma la nuotata può raggiungere i 25 chilometri all’ora.

Hanno una gestazione più lunga, rispetto a quella umana, il parto avviene dopo 11 mesi.

L’allattamento deve avvenire sulla terra, non in acqua, questo può comportare un lungo periodo di digiuno per non abbandonare il cucciolo ai pericoli.

La foca è a rischio di estinzione, per il predatore chiamato uomo, ne ricava: grasso, per ammorbidire le pelli delle scarpe, e pelliccia utilizzata nell’industria conciaria.

L’alimentazione della foca include acciughe, aringhe, branzini, merluzzi e sgombri; a cui si aggiungono anche calamari, gamberetti, granchi, e altri molluschi e qualche cattura occasionale di uccelli marini.

Di norma vive nei pressi della costa, ma, durante la caccia, può immergersi fino a 500 metri di profondità.

Purtroppo questo animale è a serio rischio di estinzione, in quanto cacciato dall’uomo per la pelliccia e la carne… Continua