Caro lettore, oggi ti voglio parlare della pecora, che in latino significa bestiame di piccolo taglio.

Per i cristiani è simbolo di innocenza, purezza e semplicità.

Ma è così stupida come le credenze popolari vogliono farci credere? Conosciamo insieme questo morbido animale.

È un mammifero, quindi partorisce e allatta i cuccioli, appartiene alla stessa famiglia, i bovidi, di mucche, gazzelle e stambecchi; essendo caratterizzato da un numero pari di dita è un artiodattilo; è un ruminante, in quanto caratterizzato dalla masticazione mericica o ruminazione; il suo alimento principale sono le erbe, quindi è un erbivoro; avendo le corna vuote, è un cavicorno.

La pelliccia o mantello è anche detta vello; è molto folto, di rapida crescita e riscaldante; i colori variano dal bianco, al nocciola, al nero, necessita di tosatura 1 volta all’anno.

Con il termine pecora si intende la femmina della specie, mentre il maschio è detto ariete o montone; il cucciolo, nato dopo 5 mesi di gestazione, fino all’anno di età è chiamato agnello. La guida del gregge spetta alla femmina più anziana.

È un animale molto adattabile a qualsiasi condizione climatica, è riservatatimida, ma non ama la solitudine, quindi vive in branchi, dove vive una complessa vita sociale, fornendo aiuto, sensibilità ed empatia ai suoi simili; è gelosa e riservata dei suoi territori nei confronti di altri animali domestici.

La pecora è intelligente, con una grande capacità di apprendimento: è in grado di ricordare fino a  50 simili, anche a due anni di distanza. È dotata di resistenza e agilità.

Pecora da Guinness dei primati

La pecora, entrata nel Guinness dei primati, ha vissuto per 28 anni e 51 settimane, anche se la vita media si aggira intorno ai 17/18 anni.

Una piccola curiosità: nel 2019 cinque pecore hanno salvato una classe nel villaggio di Crets, consentendo, così, di mantenerla attiva e permettendo, quindi, ai bambini di frequentare regolarmente la scuola…. Continua