Caro lettore, oggi ti voglio parlare dello squalo, noto anche con il nome di pescecane.
Sono stati registrati numerosi film e scritti svariati libri sulla “cattiveria” di questo animale, soprattutto nei confronti dell’uomo.
Io, come sempre in questa rubrica, anche oggi voglio parlarti solo delle caratteristiche di questo pesce cartilagineo. Lo scheletro è costituito da una cartilagine gommosa.
La più importante peculiarità: l’uomo non è la sua preda preferita.
È un predatore: le mascelle forti e di grandi dimensioni e i denti che si rigenerano facilmente, consumati a causa delle forti pressioni masticatorie, sono indicatori delle abitudini alimentari di questo carnivoro. Non per tutte le specie questo è vero, infatti, per esempio, lo squalo balena si nutre solo di plancton. Addirittura c’è lo squalo gatto, lungo solo 10 centimetri, può essere predato da altri squali.
Curiosità sullo squalo
Sei un dormiglione? Pensa che lo squalo non può mai dormire profondamente! Respira attraverso le branchie: entra ossigeno ed esce anidride carbonica, come l’essere umano. Deve, quindi, restare sempre in movimento, così da avere sempre una colonna d’acqua sopra la testa. Ma, non ti preoccupare, hanno un sistema per mettere a riposo una piccola porzione del cervello, come i delfini.
L’olfatto è il senso più sviluppato così da consentirgli di percepire l’odore di pochissimo sangue anche a chilometri di distanza. Lo squalo ha altri due sensi oltre ai cinque che comunemente conosciamo: la percezione della pressione dell’acqua, possibile grazie ai neuromasti, cellule gelatinose situate sulla linea laterale; l’elettroricezione per la rilevazione dei campi elettrici, effettuata dalle ampolle di Lorenzini, una serie di canali con sacche piene di gel. La percezione del campo magnetico terrestre consente l’orientamento, delle prede permette l’individuazione anche nei fondali sabbiosi.
La riproduzione degli squali è diversa a seconda delle specie: alcuni sono vivipari, il piccolo è nutrito dalla mamma; altri sono ovipari e ovovivipari, in entrambi i casi il cucciolo, dopo il parto, è autonomo.
Ultima peculiarità: non ha le corde vocali, quindi è afono, ovvero non emette suoni! Ti starai domandando come comunica con i suoi simili. In genere sono animali solitari, ma in caso di interazione sfruttano i loro sensi e i movimenti del corpo, così da stabilire una gerarchia… Continua